Presentato oggi in Provincia il nuovo PRAC.
Ci hanno messo veramente poco, solo più di 30 anni.....
Ci hanno messo veramente poco, solo più di 30 anni.....
Nel settore estrattivo, compito fondamentale della Regione è quello
della pianificazione delle attività di cava attraverso lo strumento del
Piano Regionale delle Attività di Cava (PRAC) previsto dall’art. 4 della
L.R. 07.09.82, n. 44.
La Giunta Regionale, preso atto del fatto che la Regione non si è ancora formalmente dotata di un piano, con provvedimento n.882 del 21.06.11 ha disposto l’avvio delle attività per la formazione di una nuova proposta di PRAC.
Con deliberazione n. 2015 in data 4 novembre 2013 la Giunta Regionale ha quindi adottato il Piano Regionale delle Attività di Cava (PRAC), che regola le attività estrattive per i materiali sabbia e ghiaia, detrito e calcari per costruzioni, e avviato la fase di pubblicazione e di raccolta delle osservazioni
La Giunta Regionale, preso atto del fatto che la Regione non si è ancora formalmente dotata di un piano, con provvedimento n.882 del 21.06.11 ha disposto l’avvio delle attività per la formazione di una nuova proposta di PRAC.
Con deliberazione n. 2015 in data 4 novembre 2013 la Giunta Regionale ha quindi adottato il Piano Regionale delle Attività di Cava (PRAC), che regola le attività estrattive per i materiali sabbia e ghiaia, detrito e calcari per costruzioni, e avviato la fase di pubblicazione e di raccolta delle osservazioni
Quella
dell'attività di cava è un problema che, nella provincia di Treviso, si
intreccia con il grande tema del consumo del territorio.
In questi
anni e decenni l'escavazione e il consumo di suolo hanno marciato e
colpito assieme. L'intreccio tra le due questioni è esemplarmente
rappresentato nel progetto, fortunamente tramontato, della mega
cementificazione di Barcon di Vedelago. E' ancora vivo e presente
nell'ipotesi di nuovo casello a Santa Lucia di Piave.
La
questione delle cave è perciò già pesante e grave in sé, e inoltre si
porta dietro una delle grandi questioni che stanno di fronte alla
politica e alle amministrazioni trevigiane e venete, cioè il governo
rispettoso e sostenibile del territorio.
Attorno
alla questione della quantità e della localizzazione delle escavazione
ci sta tutta una serie di altre questioni rilevanti da affrontare. E'
mai possibile, ad esempio, che non si sia provveduto ancora ad aumentare
l'indennizzo che chi escava deve versare al Comune nel cui territorio
si trova la cava, fermo da anni a 0,62 Euro, laddove in alcune altre
regioni è stato portato anni fa a 2,00 Euro ? E questo contributo è
giusto che spetti solo al comune “ospitante” o una parte non dovrebbe
andare alla Provincia per interventi sul più ampio raggio territoriale
nel quale si riversano ovviamente le conseguenze dell'escavazione?
Per quanto
riguarda le sanzioni, la nuova legge sull'attività di cava prevede che
quanto viene corrisposto come sanzione per l'escavato non autorizzato
sia pari a 6 volte il valore di mercato del materiale estratto senza
autorizzazione o in eccedenza, cosa che dovrebbe consentire un effettivo
potere deterrente delle stesse, mentre attualmente questo non avviene
perché l'importo delle sanzioni è pari al valore di mercato, ma questo è
fissato dalla Camera di Commercio che continua a certificare valori
irrisori rispetto a quelli effettivi di mercato.
La nuova
legge prevede di demandare ai comuni il controllo sull'attività di cava.
Si tratta di una barzelletta, quando mai un piccolo comune come ad
esempio la bucherallata Vedelago è in grado di gestire la complessa
macchina di controlli rispetto ad una attività come quella di cava ?
La
Provincia, alla quale competono oggi i controlli, ha personale dedicato e
strumentazioni adeguate, ha investito risorse qualche anno fa per una
campagna di controlli sulle cave a falda affiorante con ecoscandaglio su
battello in collaborazione con l'Istituto Oceanografico per monitorare
l'escavazione sotto falda, elevando poi sanzioni per oltre 700.000 euro.
Smantellare tutto ciò per mettere i controlli in carico ai comuni
significa di fatto rinunciare a controlli severi e seri.
Nessun commento:
Posta un commento