martedì 23 luglio 2013

Mobilità di Marca : le nostre perplessità sulle nuove tariffe

In merito al nuovo sistema tariffario del trasporto pubblico extraurbano, presentato e votato ieri in Consiglio Provinciale, fin dall'inizio della sua presentazione in Commissione abbiamo espresso  molte perplessità sulle sue cifre " reali" , sottolineando che il peso maggiore di tutta questa operazione è a carico delle fasce più deboli ( studenti e le loro famiglie).
E' una abitudine ormai persistente nel nostro paese, più debole sei e meno sei sostenuto nella tua vita quotidiana, anche e sopratutto in fatto di servizi per le persone.
Ricordiamo che il progetto di unificazione in un unico sistema di TPL, nasce da anni e ora si  è concretizzato nella creazione della società MOM ( Mobilità di Marca), a seguito della fusione delle quattro società ACTT, ATM,CTM, e LA MARCA..
Il nuovo sistema tariffario, intende offrire ai cittadini della Provincia una migliorata accessibilità al trasporto pubblico locale, permettendo agli utenti dei servizi EXTRAURBANO di fruire con il loro titolo dei servizi URBANI e viceversa.
La soluzione proposta in sintesi prevede un'offerta uniforme di titoli di viaggio, un supplemento tariffario per la fruizione integrata dei servizi di bacino e l'estensione della validità temporale dei titoli ai giorni festivi, nonché ai mesi estivi ed infine una logica tariffaria unitaria.
La delibera posta in votazione ieri ha l'obiettivo con il nuovo sistema di tariffe di promuovere " un uso più diffuso ed intenso" prevedendo " tariffe nuove e integrate quanto più possibile prossime" a quelle in essere e cioè ad impatto zero. 
Ricordiamo che essendo una azienda pubblica esiste l'obbligo di bilancio che sempre nella delibera, deve essere soddisfatto da " una accresciuta domanda soddisfatta ".
Analizzando le tariffe è visibile che in alcuni casi è prevista una minima diminuzione mentre in altri casi è previsto un considerevole aumento. 
Ricordiamo che la Regione Veneto ha imposto un aumento del costo del biglietto del servizio urbano di 10 centesimi, passando da 1,20  a 1,30 euro. 
Diminuendo anche  i trasferimenti verso il TPL. E' naturale quindi che le tariffe devono sostenere tutto questo,  con  un aumento generalizzato. 
A tal proposito certamente balza all'occhio che persistono delle notevoli differenze tariffarie negli abbonamenti annuali tra residenti in medesimo comune , ma che essendo domiciliati in frazioni diverse si arrivano ad avere una disparità di abbonamento annuale che in alcuni casi può arrivare anche a 200 o 300 euro di differenza. Il motivo è semplice ma molto ingiusto. In uno stesso comune può essere presente sia il Servizio Urbano verso Treviso e ritorno e Il Servizio Extraurbano verso Treviso e ritorno.
Un esempio è il Comune di Casale sul Sile, dove la frazione di   Conscio è coperta dal Servizio Urbano mentre chi è domiciliato a Casale, fruisce della tariffa extraurbana. Quindi uno studente che risiede nella frazione paga 200 euro l'anno mentre quello che risiede a Casale 430 euro .
Questo non è l'unico esempio ma altri casi simili sono  presenti  in  molti dei comuni della  cintura di Treviso e non solo.
Inoltre sempre nelle tariffe ieri presentate  , non sono  previste  alcun tipo di agevolazioni per gli anziani, i pensionati , i disoccupati e le famiglie numerose.
Quindi non abbiamo certamente taciuto anche su questo, sottolineando anche questa carenza sia ai vertici aziendali della società ( ieri erano presenti sia il Presidente Sartor, che il Direttore Colladon) che all'Assessore  ai trasporti  Noal. 
Alla fine quindi abbiamo deciso di presentare una mozione ( votata all'unanimità dal Consiglio Provinciale) dove viene chiesto ufficialmente un impegno da parte della nuova società MOM ( Mobilità di Marca) S.p.A., ad intervenire nel corso del primo trimestre dell'anno 2014 a rivedere le tariffe, per sanare sopratutto le marcate differenze tariffarie sopra descritte.
Ricordiamo a tal proposito che la Provincia di Treviso , possedendo anche il pacchetto di maggioranza dell'intera MOM , è stata delegata dalle Amministrazioni Comunali di Treviso, Vittorio Veneto, Conegliano, Montebelluna ed Asolo a definire il nuovo piano tariffario.
In tal senso non abbiamo potuto avallare questo progetto e ci siamo astenuti durante il voto, come tutti i gruppi di opposizione, che unitamente al nostro, hanno espresso le loro perplessità sul nuovo piano tariffario.
Pensiamo che non è possibile che alla fine il maggior peso di un dovuto pareggio di bilancio debba essere sopportato dagli studenti che sono poi la stragrande maggioranza dei fruitori del TPL.
Da parte nostra continueremo a monitorare l'andamento di questa azienda chiedendo tra qualche mese una apposita commissione, per relazionarci su come sarà l'impatto economico e di gradimento del servizio  sui cittadini trevigiani.


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